L’opera ritrovata

David Zonta, Torino

Ho avuto l’onore di essere invitato a realizzare un’opera vegetale che farà parte dell’esposizione artistica di Villa Biener Arte Contemporanea, un museo a cielo aperto con numerose opere e mosaici della proprietaria, curatrice e riconosciuta artista internazionale Judit Torok.

Nel parco, sparse qua e là, opere d’arte contemporanea di diversi artisti internazionali in quella che è una vera meraviglia, per meglio dire una villa delle meraviglie, nella quale animali e volti di fantasia, creati con innumerevoli piccoli scarti di piastrelle e sassolini levigati dal mare, fanno contorno ad un parco tipico mediterraneo della Riviera Ligure di Ponente, e precisamente a Cipressa, in provincia di Imperia.

La vista è mozzafiato e il mare è ovunque, le cicale di giorno e le rane di notte ti fanno compagnia sempre, e in questo scenario al limite del paradisiaco, ho realizzato il mio lavoro. Una vasca all’orizzonte, dove tutto finisce e inizia il grande mare, è stata oggetto delle mie attenzioni. La posizione è di quelle che non ti scordi più nella vita, e a costituire la vasca, sinuose sedute anch’esse mosaicate, mostrano grandi pesci e onde marine.

Sculture, pitture e magnifici mosaici, hanno accolto questo nuovo spazio di piante succulente. Le piante, promosse ad opera d’arte, hanno superato l’esame dell’incredulità e, da qualcosa di necessario solo come ornamento, sono state accolte dalle opere presenti come loro parigrado, conquistandosi uno spazio di prestigio.

È stata un’esperienza emozionante che mi ha permesso anche di fare gradite scoperte. Durante la preparazione del terreno, infatti, nascosto tra gli arbusti, ho ritrovato il prototipo ammaccato e arrugginito, di un’opera di Pierangelo Russo, che anni fa lo creò per poi realizzare in seguito l’opera definitiva. L’ho riportato in vita integrandolo nella vasca e ora è ritornato a girare come un tempo, come una giostra sospinta dal vento.

Ora sarà il tempo a fare il resto, con le piante bisogna aver la pazienza di aspettare. Le Kalanchoe Thyrsiflora diverranno onde sempre più grandi, mentre le piante di Portulacaria Afra chiuderanno gli spazi e saranno mare di risacca. Il Sedum Morganianum sarà la cascata verso un mare di Echeveria Madiba, che rappresenterà il mare cheto e rilassato.

Ho voluto chiamarlo “L’incontro” come l’unione tra il mare e la casa, tra gli artisti e le loro opere, e tra le persone che sanno riconoscersi.

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